SHOAH 2024

evento

21 Novembre 2024

Cos'è

SHOAH 2024

  MONDO ed ESISTENZA UMANA

La considerazione storica

Nel Novecento europeo la storia dell’umanità ha riscontrato numerose anomalie, da un lato è stato il secolo delle speranze tecnologiche, dall’altro la culla di utopie ideologiche con la conseguente marginalizzazione del soggetto umano che ha conosciuto i vari Lagher e Gulag. L’Olocausto fu essenzialmente il tentativo scientifico del genocidio del popolo ebraico e non solo, perché nei campi di concentramento è morta anche quella parte di umanità che si è trovata coinvolta in una logica impazzita e in un delirio collettivo. La Shoah e la sua memoria sono i baluardi della vita umana contro ogni offesa e ci permettono di riflettere, meditare ed agire di fronte alle ingiustizie. Non si possono  dimenticare gli orrendi crimini di cui si è macchiato l’essere umano e, a circa ottant’anni dall’arrivo dei primi uomini liberi negli arcipelaghi della morte nazista, ascoltiamo, vediamo e scopriamo che la storia dell’umanità è ancora profondamente segnata dalla sopraffazione dell’essere umano sui propri simili. Se osserviamo attentamente la situazione attuale del mondo, anche uno sguardo superficiale potrebbe lasciarci turbati e scoraggiati. Pensiamo a molti luoghi come: l’Ucraina, il Sudan, la Repubblica Democratica del Congo, il Myanmar, il Libano e La Terra Santa, che stanno affrontando scontri e disordini. Molti Paesi latinoamericani continuano a vivere una grave crisi sociale, economica e umanitaria. Inoltre, vediamo aumentare il flusso di migrazioni forzate e un gran numero di esseri umani che vivono ancora in povertà a causa della mancanza di accesso all’acqua potabile, al cibo, all’assistenza sanitaria di base, all’istruzione e a un lavoro dignitoso. Ciascuno di noi è importante per  l’altro  “nessun essere umano è un’isola”. L’umanità è il fondamento comune per ogni soggetto e tutti siamo collegati.

La ricerca filosofica e pedagogica

Il patrimonio culturale, lasciatoci da eminenti pensatori, ha superato le barriere imposte dai nazisti, perché nessuno può spegnere ciò che lo spirito dell’amore ha creato nell’essere umano. Tra tanti testimoni emerge la figura di Edith Stein, una professoressa molto speciale, che i nazisti avevano espulso dall’università perché donna e soprattutto ebrea, quindi, non idonea all’insegnamento. Una figura umanamente complessa e spiritualmente gigantesca che, con il suo pensiero e la sua azione, ha proposto una visione antropologica che investe il campo educativo sotto il profilo essenziale, cioè la formazione dell’essere umano. Ella ebbe la possibilità di esprimere il suo pensiero filosofico con la sua prima ricerca relativa all’empatia (entropatia), cioè al modo in cui ogni essere umano si mette in contatto con gli altri e li conosce. L’empatia, infatti, permette di scoprire l’altro, che è “sentito”, “compreso” come persona, ed è visto come un bene, un’opportunità, una risorsa (se non fosse possibile questa simmetria con l’Altro la pena sarebbe la perdita di identità).  L’empatia diventa, così,  la fonte della vita morale, indispensabile in un’associazione umana al fine di illuminare l’impegno degli esseri umani all’interno di questo mondo e per questo mondo. Un impegno, però, che deve nascere dalla nostra esperienza radicata nell’amore e nel dialogo per trasformare il soggetto umano cominciando dal rinnovamento della coscienza morale.  Ogni filo di vita è intessuto e costituito all’interno di altri fili, organizzato su varie tonalità, profumato da svariati odori. Infatti, a chi considera il prossimo come altro- io, e non lasciandosi  influenzare da dinamismi e condizionamenti, che lo rendono arido nel percepire il senso delle cose e il disegno di Dio iscritto nella creazione, potrà sentire il bene come valore morale e respirare intensamente perché inserito nel filo della VITA.

La memoria della Shoah appartiene all’umanità e speriamo che non sia soltanto un desiderio di pochi, ma l’impegno concreto di tutti per un mondo migliore.  Pertanto, non potremmo essere persone per gli altri se non comprendiamo l’inserimento dell’essere umano nella connessione del mondo spirituale, all’interno di una comunità: il MONDO.

                    Alfredo Nazareno d’Ecclesia

P.S.  Invitiamo gli amici della comunità scolastica “Giacomo Leopardi” a visionare il seguente link in inglese:  http://www.yad-vashem.org.il/   Sito dell’omonimo museo di Gerusalemme dedicato alle vittime della Shoah (le parole ebraiche Yad Vashem significano Segno” e “Nome). Le pagine web ospitano un’enorme quantità di risorse, come, per esempio una dettagliatissima cronologia dell’Olocausto nell’area About the Holocaust.

 

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